Degustazioni, aperitivi o una cena veloce. Oggetto di un attento restauro, l’enoteca nel borgo toscano di Sarteano è il ritrovo giusto per scoprire etichette toscane e non solo. A consigliarvi c’è la sommelier Beatrice Vinciarelli.

Tutto il suo mondo ruota intorno al mondo del vino. Sarteanese doc, Beatrice Vinciarelli voleva realizzare qualcosa per il suo borgo immerso tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana. Sommelier AIS ed esperta organizzatrice di eventi, ha fatto della sua passione la sua professione e da anni collabora con aziende e produttori vitivinicoli toscani, aiutandoli a divulgare al meglio i loro prodotti.

Da aprile è la nuova titolare dell’Enoteca del Teatro in piazza a Sarteano, gestito da una società di cui è l’amministratrice unica.

Perché un’Enoteca a Sarteano

Beatrice ha le idee chiare, lei che si è avvicinata al mondo del vino nel 2010 spinta dalla necessità di sapere di più su uno dei prodotti di eccellenza della Toscana e di tutto il territorio italiano. Si stupiva di come a Sarteano, luogo deputato al vino come tutta la zona, non se ne parlasse abbastanza oppure in modo sbagliato. Ha quindi iniziato il suo percorso per avere le nozioni giuste e sapere cosa si beve in un bicchiere. Prima con il corso da sommelier AIS e poi con la partecipazione ad eventi, presentazioni, degustazioni e servizi con AIS, compresi corsi di aggiornamenti sullo Champagne e un master in marketing e comunicazione sul vino a livello internazionale presso l’IED Firenze con WineJob, che gli ha aperto il mondo della consulenza in ambito vitivinicolo con belle soddisfazioni. È nata, insomma, una grande passione che oggi l’ha portata alla sua nuova sfida: l’Enoteca del Teatro a Sarteano.

Al centro la sommelier Beatrice Vinciarelli

«La prima motivazione che mi ha spinto è voler fare qualcosa per la mia Sarteano. Ho sempre promosso il mio territorio nelle varie attività che ho seguito, perché è la mia identità. Il 2019 era stato un momento importante che ha registrato un + 17% per l’enoturismo di questa zona. Dopo l’arresto dei due anni per la pandemia, l’inizio del 2022 è già segnato dal ritorno di un turismo ricercato e di livello che caratterizza proprio Sarteano, Cetona, San Casciano dei Bagni… La seconda motivazione è una vera missione: voglio fare comunicazione sul vino. Spiegando la bottiglia, educando i palati al gusto, uscendo dai canoni e andando oltre i prodotti noti. Reputo molto importante anche l’abbinamento vino/cibo. Il vino è una grande parte della cultura gastronomica del mondo e non ci si rende conto abbastanza di questo valore. A partire dalla sua produzione fino all’assaggio finale nel bicchiere».

Una ristrutturazione rispettosa curata da Icerm

L’Enoteca del Teatro è stata oggetto di un’attenta ristrutturazione, fortemente voluta da parte di Roberta Morgantini, anche lei sarteanese doc, che ha acquistato questo spazio affascinata dalla sua storia. La nostra impresa edile Icerm ha seguito gli interventi, nel rispetto della tradizione toscana, con una scelta attenta dei materiali di costruzione ma anche con l’aggiunta di quei particolari che potessero renderlo un locale moderno. Una cura particolare è stata riservata agli infissi: le grandi vetrate in legno sono state riportate al loro antico splendore come si conviene ad un edificio in centro storico, eliminando quell’intervento che negli anni passati ne aveva alterato il fascino. Oggi, tra l’altro, c’è una particolare attenzione per gli infissi sia in termini di efficienza energetica che di qualità dei materiali, con incentivi significativi e che vale la pena non farsi sfuggire, riconfermati anche nel 2022 per le spese in interventi di recupero o restauro.

Anche gli interni dell’Enoteca sono stati ristrutturati nel segno della memoria storica, portando a vista le volte in mattone e ripristinando il pavimento in cotto toscano.

Vini, degustazioni e buon cibo

Beatrice ha fatto una prima selezione di 300 etichette, ma ha in previsione di aumentarla mano a mano. Vini da tutta Italia con un buon rapporto qualità/prezzo, anche piccoli produttori e vignaioli indipendenti, non necessariamente naturali: piccoli progetti imprenditoriali da premiare, perchè “fatti come si deve”. C’è anche un angolo dedicato alle cantine francesi (la sua passione) da varie zone, pronto a arricchirsi: Champagne, Borgogna, Cotes du Rhone, Giura (zona emergente della Francia, meno conosciuta) e un po’ di Bordeaux. Uno spaccato francese che apre alla curiosità. «Desidero poter diventare di riferimento per l’intera zona! Nonostante il territorio sia vocato a vini ben precisi, per me è importante offrire una scelta variegata, frutto di attenta ricerca. Ci sono molte etichette che “sbicchiero” per farle assaggiare. Ad esempio ora ho al calice cinque bianchi, sei rossi e tre bolle. Su richiesta posso aprire anche bottiglie importanti. Io stessa, se vado più volte in un locale, cerco sempre novità, per cui farò così anche nella mia Enoteca».

L’Enoteca del Teatro è il ritrovo di cose buone. Ci si viene per una pausa gustosa, per un aperitivo o una cena non impegnativa, oggi sempre più apprezzata. Si può assaggiare un vino, abbinarlo ad un tagliere di salumi, formaggi deliziosi e altri prodotti di qualità come le acciughe del mar Cantabrico.
Al tavolo sociale si sta insieme per condividere il piacere di un calice.

Tra i prossimi progetti di Beatrice c’è l’idea di organizzare degustazioni per residenti e turisti. Nel periodo invernale anche piccole lezioni sulle furbizie del vino, quello che tutti vorrebbero sapere anche semplicemente il tipo di tappo usato, come si conserva una bottiglia, etc.

Tanti vini da provare, assaggiare, sorseggiare. Curiosi?

BENVENUTI ALL’ENOTECA DEL TEATRO!